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venerdì 3 aprile 2009

Energie rinnovabili: proviamo a fare un po' di luce - Conclusioni

Dopo che nei tre post precedenti ho descritto alcuni metodi per produrre energia elettrica da sole, vento e acqua, ora tiro le somme.
Come ho detto tutte e tre le fonti sono praticamente inesauribili e sono anche quasi totalmente non sfruttate. Ma perché?
La risposta che posso azzardare è che per queste tipologie di produzione energetica, è assurdo parlare di centrali, tranne che nei casi degli impianti solari tipo il Nevada Solar One o di grandi distese di pale eoliche. E quindi, niente impianto, niente appalti, niente speculazioni e possibilità di lucrare.
Infatti l'applicazione principe di un pannello fotovoltaico, di un generatore VAWT, di un mulino ad acqua o di un sistema OWC per ricavare la corrente dalle onde è quella di una produzione in loco, personale o al massimo circoscritta a pochi kilometri di distanza dal punto di generazione. Anche perché nel trasporto della corrente dalla centrale all'utilizzatore finale si ha uno spreco di corrente dovuta alla dissipazione lungo i cavi.
Ma allora non conviene realizzare centrali nucleari? Ma in Italia, oltre alla corrente prodotta da combustibili fossili e quella acquistata all'estero, non abbiamo nessun altro sistema di produzione? E le centrali idroelettriche e quelle geotermiche cosa sono? Quelle idroelettriche producono circa il 19% dell'energia Italiana; la prima centrale geotermica al mondo è stata Italiana ed è stata inaugurata nel 1913 e dopo la prima ne è stata realizzata solo un'altra per poi fermarsi, non si sa perché. Da allora si sono costruite centrali geotermiche in tutto il mondo che generano la bellezza di circa 50TWh. in Italia abbiamo zone dove queste centrali potrebbero essere installate, ma si preferisce parlare di nucleare.....

Se si incentivasse l'utilizzo dei vari sistemi per produrre la corrente on-site, si abbatterebbe la richiesta di energia derivante dalle centrali. Inoltre occorre prima di tutto avviare una campagna incentrata al risparmio energetico, partendo dagli enti pubblici fino a salire alle abitazioni. Anche così si ridurrebbe la richiesta di energia. Solo l'implementazione dei pannelli fotovoltaici e della tecnologia led per l'illuminazione pubblica, come per questo lampione, o della sostituzione delle lampade nei semafori sempre con led farebbe risparmiare alla società un sacco di soldi.
Inoltre di solito si pensa alla produzione "monofonte", ossia al pannello fotovoltaico e basta, oppure al solo generatore eolico. Ma perché, metterli entrambi farebbe schifo? E' chiaro che il tutto dipende dai costi che ora sono molto elevati, ma avviando una campagna a livello nazionale e incentivando seriamente il loro implemento invece di incentivare tecnologie morte come l'auto (oddio, se producessero e incentivassero le auto ibride elettriche+termiche o completamente ecologiche allora andrebbe bene, ma i produttori vogliono sfruttare al massimo il motore a scoppio che usa un principio della fine del 1800...) molto probabilmente i costi si abbatterebbero e si ravviverebbe un po' l'economia. E allora a quel punto chi mi impedirebbe di installare un pannello fotovoltaico e se posso anche un generatore VAWT sul tetto di casa?? Magari poi se accendo la lavatrice (in classe AA+, mi raccomando) e il ferro da stiro, mi occorrerà comunque l'energia dalla rete, ma quanto ne faccio risparmiare le altre volte.
Quindi la scusa che "senza il nucleare saremo finiti" si va a far benedire. Il discorso è tutto incentrato sulla politica e sul loro consociativismo con i petrolieri e soprattutto con i costruttori di infrastrutture. E da questo deriva anche il velo di silenzio su tutte le tecnologie che ho riportato nei post precedenti; meno il popolo sa, meno si ribella.....purtroppo per loro oggi c'è internet (anche se stanno facendo di tutto per metterlo a tacere).

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