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martedì 31 marzo 2009

Energie rinnovabili: proviamo a fare un po' di luce - parte 2

Ieri ho descritto alcuni metodi per ricavare energia dalla fonte che sostiene tutta la vita terrestre, il Sole.
Oggi parlo dell'altro elemento che ci circonda e che, se sfruttato al meglio, può generare energia:

VENTO

I media, quando presentano questo sistema di produzione di energia alternativa si soffermano sul sistema con generatori a pala, quelli che assomigliano tanto ai mulini a vento; ma guarda un po', lo sapevano già come sfruttare il vento e poi è stato abbandonato, chissà perché...
Comunque sia questo è il sistema che ha il rendimento maggiore per quanto riguarda questo sistema di utilizzo dell'elemento ed è quello che più si presta ad un utilizzo "industriale", perché di solito li si può vedere all'opera in raggruppamenti + o - numerosi. Hanno però alcuni piccoli problemi: di certo non si può installare una pala eolica nel giardino di casa perché, oltre ad essere un tantinello ingombrante e rumorosa, richiede un vento abbastanza sostenuto e costante per funzionare. Inoltre quando questo spira a forte velocità, vanno azionati dei freni altrimenti la pala eolica raggiungerebbe velocità elevate di rotazione che la porterebbero alla rottura.
E' chiaro che l'esplosione di una pala eolica è mooolto meno tragica di una fuga o peggio una fusione del nocciolo di un reattore nucleare, ma anche un pezzo di vetroresina che ti sfonda casa (se ti va bene) non da gusto a nessuno. Certo che però da gusto vedere applicazioni di questo sistema implementate già oggi in moderni grattacieli: questo è il World Trade Center realizzato in Bahrein.

Ma per sfruttare questa energia esiste solo il metodo a elica verticale?? Possibile che dal modello del mulino a vento ad oggi nessuno abbia avuto qualche altra idea geniale??? Le idee ci sono stare, ma mica ve le vengono a dire a voi!
Uno dei metodi più semplici l'ha trovato un ragazzo Californiano, tale Shawn Frayne di 28 anni che si è inventato la Windbelt osservando l'oscillazione dei ponti sollecitati dal vento. E su questa trovata ci ha fondato una società.
Con l'attrezzo che si può vedere nella figura accanto ha fatto funzionare una radio o ci si ricarica un telefonino, ma chi ci impedisce di utilizzarlo più su larga scala per fare luce, magari sfruttando la tecnologia LED.

Un'altro metodo è quello utilizzato nelle V.A.W.T. (Vertical Axis Wind Turbine), o turbine ad asse verticale. Queste sfruttano lo stesso principio delle turbine a elica, con una piccola particolarità: ingombrano meno, non fanno rumore e anche a velocità elevate del vento non entrano in crisi (a meno che non ci sia un uragano, ma questa è un'altra faccenda). Su internet se ne trovano di diverse fatture, da quelle grandi come le pale eoliche a quelle che possono essere installate tranquillamente sul tetto di casa, di forma "a vite" e c'è persino gente che si è creata la sua "turbina personale" da fusti di plastica o da scatole di cartone (ma quest'ultima è un po' leggerina).
A detta di un mio amico ingegnere, che insieme ad alcuni suoi amici del GAS (Gruppo Acquisto Solidale) ne ha realizzato uno classico a pale,il rendimento di questo sistema rispetto al suo è inferiore, ma il fatto di funzionare anche con poco vento arriva a far quasi pareggiare i conti. Se inoltre si tiene conto che lo si può installare volendo anche sul tetto di casa, allora le cose si fanno interessanti.

Altri sistemi sono strati studiati, ma sono un po' particolari e avveniristici, quali il BoloWind o il Magenn Rotor System.

Comunque tutti questi sistemi si avvantaggiano di una cosa: il vento, poco o molto, ma spira sia di notte che di giorno. Quindi come si può vedere le idee ci sono e sono tutte attuabili da subito, ma si parla solo di centrali eoliche....chissà perché.

Comunque, come per l'energia solare:

Eolico 1 - Fossile 0

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